lunedì 29 settembre 2008

La teoria Ghost Recon

O la teoria Rainbow Six, è cosi valida che non ne ricordo il nome, ma purtroppo non scherzo sulla validità del fatto di non ricordarne il nome vista la sua validità.
Girando nei pensieri del primo mattino sono arrivato a pensare a quando, diversi anni or sono, era uscito Ghost Recon, che poi forse era Rainbow Six.
Era uno dei titoli che attendevo di più in assoluto per la mia Xbox (la prima all'epoca) soprattutto per il gioco online che prometteva più che bene.
Quando fu nei negozi, non chiedetemi come, mi ritrovai ad averne due copie ed ero doppiamente felice della cosa nonostante fosse una cosa completamente inutile per me averne due copie.
Avevo amici che avrebbero ucciso per una copia del gioco e io ne avevo due.
Amici lo avevano ordinato in internet e lo attendevano pazientemente.
Un amico in particolare era snervato dal fatto di non averlo e io, a conoscenza del fatto lo prendevo in giro mandandogli foto delle mie due copie con commenti poco piacevoli sul fatto che lui fosse senza.
Oggi ho ancora due copie del gioco. Una ancora sigillata.
Non ho più aperto quel gioco da anni oramai.
E non so nemmeno perché mi sia venuto in mente.
Probabilmente non lo giocherò mai più in vita mia.
Ma pensavo a quanto importante fosse in quel periodo, di quanto ricercato, voluto, ambito, desiderato..e ora dimenticato era quel semplice oggetto.
Tralasciando il fatto che la cosa possa valere solo per una cerchia stretta di persone (mica tutti giocano con i videogame) è curioso notare come questa teoria possa venire applicata a centinaia di cose.
Probabilmente migliaia.
O meglio ancora ad ogni cosa.
E sono poche quelle che si salvano e che acquistano un valore nel tempo.
E per lo più sono cose immateriali.
I ricordi.
Le emozioni.
Le storie.
Gli oggetti a cui ci leghiamo acquistano importanza proprio perché li colleghiamo a un determinato periodo, bello o brutto che sia.
Non c'è una morale in tutto questo, ho perso pure io il filo del discorso e me ne vado a fare qualcosa di più utile che scrivere cose inutili di prima mattina.

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