mercoledì 13 gennaio 2010

L'emozione non ha voce

l'emozione non ha voce come cantava Celentano. Non sapevo come altro titolare questo post ma probabilmente il titolo è adatto.
iTunes mi suona questa canzone che avevo in mente da un paio di giorni.
Un colpo al cuore. L'odore dell'estate e dell'asfalto che sa di pioggia appena fatta.
Dopo un temporale dal cielo troppo nero e dalla pioggia così violenta che poi l'aria è cosi pulità che ti sembra di sentire ogni odore per la prima volta.



E questa canzone che suonava, bella come non mai. Così bella che poi, come quel pensiero ricorrente, vorresti farla ascoltare a tutto il mondo e raccontare quanto bello sia quell'esatto instante in cui tutto quello accade.
Passano le stagioni. Inverno, interno sera. Cielo grigio con qualche sfumatura di un azzurro troppo pallido per dare l'illusione dell'estate, gli alberi senza foglie e il colore dell'erba non aiutano. Ma questi maledetti 6.30 di canzone ti prendono e ti strizzano le interiora. E fanno un male cane! Fa male ma allo stesso tempo respiro l'estate che passa dal finestrino aperto della macchina con, a tutto volume, questa maledetta canzone.

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