sabato 6 dicembre 2008

Sono andato a correre

Questa mattina sono uscito e ho visto che era una bella giornata, il giubbetto era quasi non necessario e mi è nata la voglia di andare a correre.
Rientrato a casa ho messo in carica l'iPod, finito di lavare i pavimenti, messo i pantaloncini e sono partito, cuffie in testa.
Si stava veramente bene e mi sono accorto di un sacco di cose.
Dopo dieci minuti, lasciata alle spalle la parte più urbana del paese mi accorgo di come sia veramente cambiato il mondo nel suo aspetto in poco tempo.
L'ultima mia corsa di cui ho memoria risale a metà settembre, quando poi ho ripreso il regolare allenamento in palestra, allora c'erano ancora gli alberi a fare ombra, oggi invece quelle vie alberate lasciano vedere il cielo con decine e decine di piccole crepe disegnate dai troppi rami spogli che non riescono a fare ombra senza le loro foglie.
Il rumore dei passi che riesce a raggiungere le orecchie raggirando la musica che viene degli auricolari è diverso, non è più quello dei piccoli sassi dell'asfalto che sul bordo della strada si sgretola per il troppo caldo ma il freddo rumore di piccole gocce d'acqua calpestate, le foglie che coprono il fondo umido della strada, troppo imbevute che si vanno a impastare tra loro si incollano alle scarpe.
Non è cambiato il vecchietto che sta all'angolo, ogni sera d'estate li seduto a prendere l'ultimo sole prima del tramonto.. oggi non era seduto al solito posto ma stava andando a stendere i panni, felice di rivederlo, anche se non so minimamente chi sia ma l'ho sempre usato come punto per calcolare il tempo intermedio.
Mi sono accorto di come poi tra le canzoni proposte dall'iPod ne saltavo molte.
I miei gusti sono cambiati o è cambiata la musica che voglio che mi accompagni? Non ho chiaro questa cosa ma so che ci sono stati due momenti musicali da ricordare.
Il primo è stato dettato da questa canzone che, dite quello che volete, va bene per ogni stagione ed è stupenda. Caso vuole che la stavo ascoltando un sacco in questi giorni e volevo mettere il video nel blog ma non trovavo il pretesto. L'ho trovato.
Altro momento da ricordare quando di colpo nella casualità delle canzoni mi parte Mick Jagger a cantare e mi dice che lo posso vedere nel cielo azzurro e sereno e che a lui Dio ha dato tutto ciò di cui ha bisogno.
E in quel momento il cielo era veramente azzurro e sereno e avevo quel sole sugli occhi e ho corso contro milza, polmoni e ogni altro organo interno e non che mi diceva di rallentare.
Alla fine ho vinto io. I miei organi ce l'hanno fatta, e volevano continuare ancora.
Più sudi in allenamento meno sanguini in battaglia.

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