Stanotte ho fatto uno di quei sogni che ti permettono di svegliarti male la mattina.
Una cosa del tipo che sei in macchina e al semaforo (rosso) ti fermi ma la macchina lentamente va avanti perché non si preme bene il pedale del freno.
E hai un pick-up e lentamente, dall'alto ti avvicini alle altre auto e ti accorgi che ci passi sopra ma il tuo mezzo è così grande che sembra escano indenni una volta passate.
E questo incrocio è pieno di gente straniera che non parla la tua lingua e le ultime due macchine non ci passano. Una veccia Alfa Romeo e una Micra se non ricordo male. E sono le uniche due con a bordo italiani. Un qualche cugino di una qualche amica mia che non conosco e non ho mai visto ma nel sogno sai che è il cugino e lo accetti.
E poi sei in un parcheggio con la tua macchina enorme con i freni che non vanno e le altre due un po' ammaccate e un po' strisciate e ti rendi conto che ti costerà un sacco di soldi perché tutta la carrozzeria è strisciata.
Per fortuna poi mi rendo conto che è un sogno, mi quasi sveglio, appallottolo un po' il cuscino, guardo l'ora. Le sette e qualcosa e non prendo più sonno.
Scendo con il piede sbagliato.
Provo con un
"Singin': "Don't worry about a thing, worry about a thing, oh! Every little thing gonna be all right. Don't worry!"
Ma fa poco.
Poi tra una cosa e l'altra inizio a dimenticare il sogno e ricordo la cosa di Tetris.
Quella dei pezzi, di girarli in un modo piuttosto che nell'altro e ricordo che ieri ho fatto una bella partita proprio a Tetris.
La morale? beh non c'è ma in ogni caso non potete dire che nei sogni accettiamo le cose per come sono senza sapere il perché. Nella vita reale un po' meno.
Welcome...to the real world.
(citando le prime parole di Morpheus una volta che Neo è stato scollegato da Matrix)
venerdì 26 settembre 2008
Sogni
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GasPanic!
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giovedì 10 luglio 2008
Il Piccolo Principe
Ieri per "caso" riordinando e cercando non so bene cosa mi capita sotto le mani un libro.
Un piccolo libro con un piccolo principe disegnato sopra.
Andrebbe letto una volta all'anno, forse anche più spesso.
Ogni volta tra quelle pagine si scopre qualcosa di nuovo e lo si interpreta diversamente.
Ieri sera l'ho letto.
A circa un quarto del libro trovo una piccola busta che porta con se senza nasconderli i segni degli anni passati. Macchie che sembrano essere ruggine colorano quello che una volta era il bianco della carta.
Non ricordavo cosa fosse, incuriosito lo apro.
La data è Luglio 1979.
29 anni fa.
Coincidenza?
Caso?
Leggo.
"La mia speranza è che tu possa crescere con l'amore per le cose semplici ed in esse troverai ciò che vi è di più bello. Questo è il mio augurio e la mia preghiera."
E poi continuo a leggere il libro.
E poi la volpe svela al piccolo principe il suo segreto.
"E' molto semplice: non si vede bene che col cuore.
L'essenziale è invisibile agli occhi."
E poi la notte un incubo che somigliava ad un sogno.
Ero io ed ero sopra una impalcatura altissima in mezzo al cielo.
Una di quelle impalcature da film tutte di metallo che ricordano i binari del treno, solo più grandi, solo rosse.
E poi ricordo che avevo i capelli dorati e mi vedevo in terza persona, erano così dorati e luminosi che non potevo guardarli e tutto era cosi chiaro e luminoso che mi facevano male gli occhi.
E avevo paura di cadere.
Chissà cosa, il bambino che era Antoine De Saint-Exupéry, avrebbe pensato di questo fatto.
Ah, se per caso un giorno vi capita di andare in Africa, nel deserto, e di vedere un posto come quello del disegno sopra...come dice lo stesso libro...
"Non vi affrettare, fermatevi un momento sotto le stelle!
E se allora un bambino vi viene incontro, se ride, se ha i capelli d'oro, se non risponde quando lo si interroga, voi indovinerete cerco chi è."
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GasPanic!
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