Ho amato questo album sebbene non sia, a detta di molti, uno degli album di maggiore successo degli Oasis. Ricordo Londra invasa dai poster che ritraevano la copertina del disco, ricordo che andavo a dormire lasciando il cd andare in repeat e lo ascoltavo 2, 3 , 4 volte di fila.
Canzoni al sapore di domenica mattina e di campane in lontananza.
E ancora di motorino e bici, auricolari e walkman, le cassette e il rollio che facevano.
Quel suono lo-fi così ben impastato e il fruscio tra una canzone e l'altra.
Non ricordo dove presi il cd. Dovrei vederlo per ricordarmelo credo.
E per anni rimase con me nel portafoglio la moneta da 2 sterline con scritto, appunto, Standing on the shoulders of giants. Andò spesa poi, ancora a Londra, la volta con Fabio, la volta di cui devo ancora vedere le foto.
La volta della colazione allo Starbucks a Piccadilly e dell'aereo quasi perso, che corsa!
Dio mi ha dato un'altra chance.
giovedì 18 marzo 2010
Sulle spalle dei giganti
Pubblicato da GasPanic! alle 1:47 PM
Etichette: musica, riflessioni
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